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Planimetria Bowie
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Impressionisti - La mostra
Del tutto inedita in Italia, la mostra è incentrata sugli oltre cinquanta artisti che hanno partecipato alle otto mostre ufficiali dell’Impressionismo, alcuni di loro mai esposti prima nella penisola. Essa intende anche portare a conoscenza del grande pubblico le ricerche e le sperimentazioni nate dalle rivoluzionarie novità che hanno sconvolto il mondo di fine Ottocento, in particolare in Francia ma non solo. In quegli anni nacquero l’elettricità, i primi voli aerostatici, la prima metropolitana, la grande industria, i tram, i grandi collegamenti ferroviari, si vedrà svettare la maestosa Tour Eiffel, capolavoro della nuova ingegneria, eretta in occasione dell’Esposizione Universale del 1889. Sempre in quegli anni, compariranno per la prima volta, la fotografia e il cinema che obbligheranno gli artisti a trovare nuove forme di espressione staccandosi dalla rigida e ormai obsoleta visione dell’arte accademica. La mostra è suddivisa in tre percorsi: Il primo dedicato ai precursori, da Ingres a Géricault, Delacroix, Courbet, Millet, Corot e agli echi dell’École de Barbizon. Il secondo si apre con le fotografie del mitico Studio di Nadar e percorre l’evoluzione dei protagonisti delle otto mostre ufficiali dell’Impressionismo a partire da quella del 1874 sino all’ultima del 1886. Il terzo è dedicato ai post-Impressionisti o ad artisti che, pur non avendo partecipato alle mostre ufficiali, ne hanno respirato le istanze, come ad esempio Firmin-Girard, Toulouse Lautrec, Bonnard, Utrillo, Vlaminck, Cahours, Permeke e altri. In mostra si scoprono anche tutte le tecniche da essi utilizzate e sperimentate, dalla pittura ad olio, al pastello, dal disegno alla ceramica, dalla scultura alle straordinarie ricerche grafiche di riproduzione con Cliché-Verre, acqueforti, litografie, sino alle sperimentazioni fotografiche.
Impressionisti - La mostra
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