Café à Saint-Cloud Disegno a matita, localizzato con scritta a penna in basso a destra Café à St. Cloud e timbro impresso post-mortem dalla Vente Corot, (la vendita delle opere effettuata alla morte del maestro). Datato all’incirca al 1855, fu, molto probabilmente, realizzato qualche anno dopo, verso il 1860 – 1862, anni in cui Corot si recava spesso nei boschi del piccolo paesino di Saint Cloud, dove amava trascorrere il suo tempo dipingendo le Allée (viali) e i paesaggi di quello che poi diverrà uno dei più bei parchi di Francia, collocato a poca distanza dalla periferia di Boulogne-Billancourt. Probabilmente durante una sosta ristoratrice in uno di questi frequenti viaggi, di cui ci rimangono alcuni splendidi dipinti, come ad esempio Une Allee à Saint Cloud in collezione privata e A path in Saint-Cloud oggi custodito nel museo Van Gogh di Amsterdam, dipinto nel 1862, Corot fissò sul suo taccuino l’impressione di questo caffè, ancora deserto, che dovette colpirlo molto, al punto da immortalarlo con un disegno che ci riporta alla sua visione, crepuscolare e serena, di un mondo in via di estinzione, pressato dalla nascente industrializzazione di fine Ottocento.