
L'ottava esposizione del 1886
15 maggio - 15 giugno 1886 - 1 rue Laffitte - Parigi, al ristorante La Maison Dorée
Intorno al 1886 il mercato dell’arte iniziò a svilupparsi con la nascita delle principali gallerie. All’ottava mostra parteciparono Degas, Cassatt, Zandomeneghi, Forain, Gauguin, Monet, Morisot, Renoir e Pissarro. Si aggiunsero Lucien, figlio di Pissarro e Marie Bracquemond. Come Edgar Degas, fu autore di opere figurative e paesaggi nei quali la tecnica impressionista non è utilizzata in maniera canonica. Gli storici dell’arte considerano Pissarro come l’ispiratore ideale dell’Impressionismo anche se fu Monet a elaborare la tecnica. Pissarro fu l’unico a partecipare a tutte le otto mostre impressioniste. Il Neo-Impressionismo nascente fu rappresentato da Georges Seurat e Paul Signac. Camille Pissarro aderì alla sperimentazione verso il 1886. Cézanne e Gauguin sono invece noti come i principali esponenti del Post-Impressionismo. Il primo, introverso e riflessivo, adottò una lettura geometrica della forma e in seguito alle critiche subite nel 1877, si isolò a Aix-en-Provence. Gauguin invece manifestò un comportamento inquieto e avventuroso e si trasferì prima in Bretagna e poi in terre esotiche al fine di trovare una ispirazione primordiale da rappresentare in chiave simbolica. In occasione dell’ultima mostra, prese piede il “Neo-Impressionismo” definito anche “Impressionismo Scientifico” che portò alle sperimentazioni del “Pointillisme” e del “l’Impressionismo Lirico-Romantico” di Monet e di altri artisti. In questa edizione ebbe successo sul pubblico Un Dinamnche à la Grande Jatte di Seurat. A questa mostra prese parte anche Paul Gauguin che non apprezzava la sperimentazione puntinista e definiva gli artisti che la praticavano “piccoli chimici”. Questa esposizione diede a Gauguin la possibilità di evolvere la propria pratica grazie all’incontro con l’incisore Félix Bracquemond e con il ceramista Ernest Chaplet.
L'ottava esposizione del 1886
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