Portrait de Baudelaire Baudelaire, celebre scrittore grande amico di Manet, è immortalato in questa acquaforte di cui esistono cinque versioni e altre cinque prove di stampa, in tutto quindi dieci fogli. Baudelaire fu il primo che con la sua autorevolezza sostenne il rinnovamento dell'acquaforte e proprio vedendo le acqueforti del suo amico Manet divenne uno degli appassionati sostenitori del rinnovamento della grafica. In questo ritratto in cui Baudelaire è visto di tre quarti, Manet abbandona il disegno grafico e realizza il volto con un sapiente dosaggio del chiaroscuro. Il volto che emerge dal buio del fondo, viene esaltato dalla luce, che cade perpendicolare dalla sinistra e rivela tutte le fattezze del viso del poeta. Ma quello che colpisce in questa acquaforte è la forza espressiva degli occhi, che rendono questo piccolo foglio inciso un capolavoro. Il taglio dell'immagine con i colpi di luce, è chiaramente di ispirazione fotografica, poiché questo ritratto è ricavato dalla celebre fotografia che Nadar aveva scattato a Baudelaire. Manet teneva molto a questo ritratto e sapendo che era in via di pubblicazione un libro sulla vita e l'opera di Baudelaire, chiese all'editore di pubblicarlo nel frontespizio del libro.