
Le Figaro illustré par Toulouse-Lautrec
Come abbiamo visto, Lautrec non è stato solo maestro ed innovatore della grafica pubblicitaria ma anche eccelso illustratore per libri, riviste o programmi di sala. Di seguito riportiamo uno stralcio da “Le Figaro illustré par Toulouse Lautrec” pubblicato nel 1893 con testo di Gustave Geffroy intitolato “Il Piacere a Parigi” e illustrazioni di Lautrec. È naturale che, quando si scende dall'automobile per entrare in uno di quei ristoranti di lusso che hanno la cucina e le cantine lungo gli Champs-Elysées, si abbia la sensazione di conquistare qualcosa di inaccessibile per l'umanità: un tavolo, piatti, cibi e bevande. Del resto, bisogna riconoscere che tutto ciò è vero e che solo una piccola élite si può recare a banchettare in quei luoghi. Non bisogna dimenticarlo quando si comincia una conversazione di questo genere sulla filosofia del piacere: quelli che si possono fermare sotto gli alberi hanno tutte le ragioni del mondo per sentirsi delle persone speciali e privilegiate. Costoro sapranno che i termini straordinari con i quali si descrivono le loro passioni sono le parole che designano il bere, il mangiare, il riposo, la cavalleria e tutto ciò che costituisce un piacere alla vista, all'udito, all'olfatto, al gusto e al tatto, nonché a tutto ciò che può recare soddisfazione ai sensi. Più precisamente, questo piacere provato dagli uomini è artificiale, ma in ogni caso resta essenziale per la loro vita. Costoro non fanno che recarsi a mangiare, come tutti gli altri esseri umani, nei ristoranti e nei cafés e potrebbero ugualmente cenare in locali più modesti come le birrerie o le osterie dove si trovano pietanze essenziali: pane, carne, vino, acqua, birra e caffè. Invece cercano ed esigono l'allestimento scenico di questo piacere basato sul cibo. Essi non possono che appagarsi solo in precise condizioni apparenti dove il loro gusto affaticato e la vanità vengono soddisfatti. Questo è il motivo dell'esistenza dei locali che frequentano. Il bisogno fisiologico che li conduce in questi luoghi sembra scomparire di fronte all'eleganza degli interni, Il conto che pagano è elevato, poiché ciò che non vi figura, e che non ha un costo fisso, ha un alto valore che loro accettano. Essi pagano l'atmosfera di soddisfazione che si respira in questi banchetti. L'alta somma di denaro che offrono è il segno della loro riconoscenza per la sensazione che ottengono. Il prezzo elevato, attribuito alla possibilità di trovarsi in un posto di così belle delizie, è motivo di orgoglio per loro che affermano, con entusiasmo, attraverso il tributo pagato, di considerarsi dei privilegiati dalla sorte per aver partecipato a un banchetto in tali condizioni, in un giardino, all'ombra degli alberi, serviti da camerieri consapevoli della loro missione per questi clienti.
Le Figaro illustré par Toulouse-Lautrec
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