Autoritratti
Vincent van Gogh ha realizzato in tutto quarantatre autoritratti. L’autoritratto per Vincent ha una funzione poliedrica, in quanto è uno strumento per scandagliare se stesso ma anche per mostrare agli altri la sua parte più intima. L’artista non rappresenta solo il suo aspetto esteriore ma soprattutto il suo sentire, gli stati d’animo, le sofferenze e le gioie della vita. Il primo autoritratto di Vincent pervenuto è datato 1886. Quando Vincent si dedica alla rappresentazione di uomini e donne ne vuole evidenziare costantemente lo stato d’animo, la personalità. Nell’autoritratto tutto ciò è estremamente semplificato, in quanto Vincent sa bene quali siano i suoi sentimenti, le sue sensazioni, lo stato interiore di quel momento, e li vuole raffigurare nell’opera. Per tale motivo gli autoritratti possono essere considerati veri e propri ritratti dell’anima. Tutto ciò si evidenzia a volte nelle lettere che scrive al fratello Theo, dove illustra le opere che invia, come fossero delle fotografie per mostrargli i sentimenti, le angosce o speranze che prova in quell’attimo. Tra gli autoritratti più celebri vi è sicuramente l’ultimo, quello senza barba, del 1889, venduto all’asta a più di settanta milioni di dollari. Vincent dipinge se stesso nel manicomio di Saint - Rémy. Lo sguardo intenso, ma perso al tempo stesso, mostra chiaramente una persona che si trova in una situazione precaria e totalmente priva di qualsiasi orientamento. Ciò che emerge da questo dipinto è la grande capacità dell’artista di trasmettere delle forti emozioni a tutti coloro che osservano le sue opere.
Autoritratti
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