Nuenen
Vincent van Gogh nel dicembre del 1883 si trasferisce a Nuenen, un piccolo villaggio del Brabante olandese, dove vive fino al 1885. Qui realizza quasi duecento quadri e numerosissimi acquerelli e disegni. Protagonisti di queste opere sono i tessitori al lavoro, il villaggio di Nuenen e, chiaramente, i contadini ai quali van Gogh dedica I mangiatori di patate, il capolavoro del suo periodo olandese, per il quale realizza studi dettagliati e che porterà a termine nel 1885. In questo periodo il pittore osserva da vicino la vita dei coltivatori, segnata dalla povertà e dalla durezza del lavoro dei campi. Nella loro raffigurazione si concentra sull’espressione dei volti, sui quali è impressa la rassegnazione a un destino amaro. Le ambientazioni sono spesso tristi e miserabili. In questo periodo torna a vivere con i genitori dopo una parentesi amorosa che lo vede convivere con Clasina Maria Hoornik, detta Sien, una prostituta incinta e già madre di una bambina. La rottura con Sien è un momento molto doloroso nella vita di Vincent e il rientro in famiglia è segnato da profonde incomprensioni. Per tenersi occupato, nei due anni di permanenza a casa dei genitori, Vincent si dedica esclusivamente alla pittura raffigurando il lavoro degli umili che rappresentano per lui l’umanità vera, che vive del proprio sudore e che fonda l’esistenza sulla valenza dei rapporti umani. Le figure e le scene acquisiscono forti potenzialità espressive, su una tavolozza scura con prevalenza di tonalità cupe e bituminose. Il soggiorno a Nuenen si conclude subito dopo la morte improvvisa del padre, vissuta con forti sensi di colpa da parte di Vincent, che ha sempre rappresentato il figlio emarginato e lontano da quelle che sono le aspettative della famiglia.
Nuenen
--:--
--:--