1) Portrait de jeune fille sur fond rose 2) La Berceuse (Portrait de madame Roulin) 3) Le Facteur Roulin 4) Portrait de Armand Roulin 5) Portrait d’acteur 6) Le fauteuil de Gauguin 7) Maison ad Arles 8) Tige fleurie d’amandier 9) Nature morte (con dedica a Lucien Pissarro figlio di Camille) 10) Le Ravin 11) Les Alyscamps 12) Autoritratto Editato per la Fondation Van Gogh, il portfolio, realizzato con stampa litografica in pochissime copie, riproduce alcune tra le opere più conosciute di Van Gogh. Tra queste spiccano alcuni straordinari ritratti in cui Vincent restituisce non solo l’immagine e il volto delle persone, ma anche quel senso di introspezione e di distacco dal mondo reale, che lo ha perseguitato per tutto l’arco della sua breve vita. 2-3-4) Realizzati per la quasi totalità durante il suo soggiorno ad Arles, questi ritratti riproducono, quasi al completo, la famiglia Roulin, una delle poche famiglie che lo accolsero con amicizia e cordialità. Van Gogh dipinse o disegnò oltre 25 ritratti della famiglia del Postino Roulin e scrisse al fratello Théo: “[…] Ho fatto i ritratti di un’intera famiglia, quella del postino del quale avevo già disegnato la testa. L’uomo, sua moglie, il bambino e il figlio di sedici anni, tutti dei personaggi molto Francesi, sebbene il primo abbia l’aspetto di un Russo.” 7) Maison de Van Gogh ad Arles : Una volta giunto ad Arles, Van Gogh si installò al numero 2 di Place Lamartine detta la “Casa Gialla” per il colore delle sue pareti. Egli sognava di creare nella casa una comunità di artisti, progetto poi naufragato. Signac ebbe a scrivere così della casa di Van Gogh: “[…] Mi portò nella sua abitazione, a Piazza Lamartine, dove ho visto quadri meravigliosi, i suoi capolavori: Il viale de Les Alyscamps, Il caffè di notte, La Berceuse, L’ècluse, Veduta di Saintes Maries de la Mer, Notte stellata e altri. Immaginate lo splendore di quei muri, imbiancati a calce, su cui spiccavano i suoi colori in tutta la loro freschezza”.